Nella prima parte di questa guida abbiamo visto cos’è un mutuo ipotecario e le varie tipologie. Qui vediamo invece le questioni relative a costi e sottoscrizioni.
Quanto costa il mutuo ipotecario?
La principale componente del costo è data dagli interessi, i quali dipendono dal tipo di mutuo che si è scelto. Agli interessi si aggiungono altre voci di costo, le più importanti sono: le spese notarili e le imposte. Quest’ultime si pagano una sola volta al momento della stipulazione del contratto d’acquisto.
Per l’acquisto di una prima casa si ha un’imposta agevolata allo 0,25% dell’ammontare complessivo del mutuo, negli altri casi (seconda casa o successiva) l’imposta sale al 2%. Gli interessi pagati per un mutuo – che si tratti di acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale – sono detraibili dall’Irpef. Per approfondimenti consultare il sito www.agenziaentrate.gov.it o contattare il Call Center dell’Agenzia delle Entrate al numero 848.800.444.
Gli altri costi
- le spese d’istruttoria;
- i costi di perizia;
- le spese notarili per il contratto di mutuo e l’iscrizione dell’ipoteca nei registri immobiliari;
- il costo del premio di assicurazione a copertura dei danni sull’immobile ed eventualmente dei rischi legati a eventi che si riferiscono alla vita del cliente che potrebbero impedirgli di rimborsare il prestito;
- gli interessi di mora, se si paga la rata in ritardo.
Un consiglio – banale ma non scontato – è quello di confrontare le offerte di più banche.
In una fase preliminare, anche durante la ricerca dell’immobile, è utile partire con la ricerca della banca che erogherà il prestito. Non bisogna, infatti, soffermarsi alla prima banca, poiché le condizioni contrattuali possono variare anche di molto.
Una sintesi della valutazione può essere offerta dal TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che deve essere rilasciato per legge. Il TAEG è un riassunto del costo totale del mutuo, racchiude il tasso d’interesse e le altre voci di spesa. Bisogna però fare attenzione, il TAEG è reale solo se il tasso è fisso, in tutti gli altri casi rappresenta solo un esempio del tasso annuo totale effettivo.
Se si hanno dei dubbi, ci si può rivolgere alla banca per delle spiegazioni, che per legge devono essere gratuite.
Il consiglio più importante per entrambi i casi è di procedere con la maggior tranquillità possibile, magari rivolgendovi a dei professionisti che vi sapranno consigliare e supportare nel modo migliore.