Una storia dove ascolto e sensibilità si mischiano a competenza ed efficienza.
Solitamente quando si vuol cambiar casa lo si fa prendendosi tutto il tempo che serve: ragionare sulla giusta soluzione, visitare diversi immobili, pensare alla zona migliore, ai servizi, alla logistica e così via.
A volte però, tutto questo tempo non c’è e trovare casa è l’unica, indispensabile necessità.
È quello che è successo di recente ad una nostra cliente, mamma di due figli. A dir la verità sono stati i genitori di questa ragazza a contattarci: si sono presentati in agenzia e ci hanno spiegato la situazione. Quello della figlia era un caso da “Codice rosso”.
Un po’ come quelli del pronto soccorso che indicano la gravità della situazione.
Il Codice rosso è nato a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Si tratta di una norma approvata dalla Camera ed entrata in vigore l’estate scorsa. Una sorta di “corsia preferenziale” per chi è vittima di stalking, violenza sessuale, nozze forzate, botte in famiglia, revenge porn (per leggere l’articolo dell’Ansa cliccate qui). Con questa Legge quindi – la n. 69 del 19 luglio 2019 – è stata modificata la disciplina penale, si sono inasprite le sanzioni e sono previste indagini più veloci. Com’è giusto che sia.
Vista la situazione, ci siamo mosse subito alla ricerca della miglior soluzione per la nostra cliente: doveva uscire con i suoi due figli dall’appartamento di famiglia. In agenzia siamo state tutte coinvolte e abbiamo iniziato a contattare i clienti alla ricerca di un appartamento che potesse fare al caso nostro.
Abbiamo spiegato la situazione in modo tale da sensibilizzare le persone e trasmettere il senso di urgenza della nostra richiesta. Insomma, abbiamo smosso mari e monti. Alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo in tempi record! In un solo giorno e con una sola visita abbiamo trovato un appartamento da affittare alla nostra cliente e il proprietario dell’immobile, sensibile all’argomento e volenteroso di dare una mano, le è venuto incontro abbassando il canone d’affitto.
Per fortuna, un altro happy ending.
Questo è stato per noi uno dei tanti casi in cui ascolto e sensibilità accompagnano il nostro lavoro quotidiano, che non è fatto solo di chiamate, contatti, immobili da vendere e affittare, ma è prima di tutto costruire una relazione reale, valida e costante con le persone che incontriamo, cercando sempre di essere utili andando incontro alle loro esigenze.
Se questa nostra case history vi è piaciuta, vi invitiamo a leggere quella che abbiamo scritto qualche tempo fa: la storia di Egidia.